Abbigliamento nell'età del Bronzo

 

TECNOLOGIA TESSILE

FIBRE ANIMALI

I tessuti avevano una trama molto larga; spesso il tessuto è fortemente infeltrito, in modo che possa essere tagliato senza sfilacciature ai bordi.

I tessuti sono costituiti da una lana molto uniforme, che indica una pastorizia relativamente ben sviluppata.  La lana impiegata era costituita da un filato finissimo ricavato dal sottopelo combinato con un altro più grossolano.

La lana impiegata era naturalmente pigmentata, in tonalità marroni,  rosse e grigie; la lana bianca era molto più rara.

FIBRE VEGETALI

Sono stati trovati anche tessuti in fibre vegetali; essi sono di una qualità molto più fine rispetto a quelli in lana.

Non è ancora stato possibile capire se la tintura fosse conosciuta o meno nell’età del Bronzo; tuttavia lo si ritiene molto probabile perché essa è ben attestata nella prima età del Ferro e se ne suppone una tradizione più antica.

CUCITURE

Nell’età del Bronzo le cuciture erano impiegate per unire pezzi di tessuto, per realizzare ricami ed in rari casi per effettuare riparazioni.

Generalmente le cuciture erano fatte utilizzando un filo doppio, a formare anche motivi decorativi.

Aghi per cucire sono stati ampiamente rinvenuti in siti della tarda età del Bronzo.

 

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

LA CAMICETTA

La camicia è un indumento aderente, costituito generalmente da un unico pezzo di tessuto. A volte sono stati aggiunti piccoli pezzi di tessuto all’altezza della vita per allungare la camicetta.

Nell’immagine il modello delle camicie femminili della prima età del Bronzo da Egtved, Borum Eshoi e Skrydstrup.

La camicia da Skrydstrup è riccamente ricamata sulle maniche e nella scollatura.

IL GONNELLINO

La sepoltura da Egtved è finora l’unica che ha restituito un gonnellino interamente conservato; tuttavia molte altre sepolture dell’età del Bronzo presentalo labili tracce della probabile presenza di un indumento analogo.

Il gonnellino è costituito da corde montate su di una cintura in posizione molto ravvicinata una rispetto all’altra. Esso è largo 154 cm e alto 38 cm, veniva avvolto due volte intorno alla vita della ragazza.

Piccole statuette in bronzo di donne con la gonna di corda testimoniano come questo indumento fosse una realtà abbastanza diffusa nell’età del Bronzo.

retine per capelli

Sia nella tomba femmile Skrydstrup che in quella da Borum Eshøj sono state ritrovate retine per capelli, fissate intorno alla testa da lunghe stringhe. 

Esse erano realizzate in crine di cavallo ritorto o lana di pecora.

 

ABBIGLIAMENTO MASCHILE

MANTELLO

Il mantello sembra essere stato uno degli indumenti peculiari del costume maschile; esso era presente nelle tombe di uomini a Borum Eshøj, a Trindhøj e a Muldbjerg. Il mantello non è costituito da un semplice rettangolo di stoffa ma ha una forma particolare e talvolta risulta costituito da più pezzi di tessuto cuciti tra loro.

GIUBBA

Un altro indumento tipicamente maschile era la giubba, rinvenuta sia nella sepoltura da Trindhøj che in quella di Muldbjerg. Essa è costituita da due pezzi curvi di tessuto, uniti a realizzare una forma specifica allungata e con due estremità a punta, visibili nella parte superiore del disegno sottostante.  Le estremità appuntite servivano a fissare il tessuto sulla parte superiore del corpo.

Nella giubba da Muldbjerg  tali estremità erano ulteriormente prolungate con cinghie in cuoio e tenute in posizione con placchette in bronzo.

Tale giubba veniva indossata con una cintura e si estendeva dal petto alle ginocchia.

IL “GONNELLINO” MASCHILE

Il gonnellino è una versione più breve del cappotto, che si estendeva dalla vita alle ginocchia. Il gonnellino maschile consisteva in un semplice pezzo rettangolare di stoffa senza ulteriori tagli.

Questo indumento è stato trovato nelle tombe maschili da Borum Eshøj.

CAPPELLI E CAPPUCCI

In varie tombe maschili dell’età del Bronzo sono stati trovati copricapi, riferibili principalmente a due tipologie: una più semplice ed una più elaborata.

La tipologia più elaborata, rinvenuta nelle sepolture da Borum Eshøj, Trindhøj, Guldhøj e Muldbjerg, è costituita da più strati di tessuto  attaccati uno all’altro; all’esterno è poi cucito un denso strato di fili sottili annodati a formare un feltro.  Questa tecnica permette di realizzare una superficie artificiale simile alle pellicce.

La tipologia più semplice è invece nota da Borum Eshøj, Trindhøj, Guldhøj e Jels. Questi copricapi erano costituiti da un singolo strato di tessuto e in alcuni casi erano usati anche come cappuccio (Guldhøj).

“CALZINI”

Piccoli pezzi di tessuto irregolare (lana), piegati insieme e posizionati sulla parte superiore dei piedi de defunto sono stati trovati nella maggior parte delle sepolture danesi in cassa lignea.

Essi non sono elaborati o decorati in alcun modo e sembrano avere un ruolo più simbolico che pratico.

Nelle sepolture da Skrydstrup e Jels essi sono presenti in associazione con scarpe; ciò potrebbe indicare che venissero utilizzati per il rivestimento delle scarpe.

 

SCARPE

Resti di scarpe sono stati trovati sia nelle sepolture maschili che femminili. Le scarpe sono frammentate e risulta difficile descriverne con precisione la forma.

Possiamo farci un’idea di come potessero essere riferendoci alle calzature conosciute della prima età del Ferro, costituite da un unico pezzo di cuoio o pelle, senza una vera e propria suola; la pelle era ripiegata intorno al piede e tenuta in posizione da cinghie di cuoio.

Resti riferibili a calzature sono stati rinvenuti anche conservati in ambiente glaciale su passi alpini.

 

(Testi a cura di Giulia Berruto)

 

I REPERTI TESSILI:

Le mummie danesi

L'età del Bronzo piemontese

bronze age reenactment rievocazione età bronzo abbigliamento scarpe
bronze age reenactment rievocazione età bronzo abbigliamento scarpe
bronze age reenactment rievocazione età bronzo abbigliamento scarpe
bronze age reenactment rievocazione età bronzo abbigliamento scarpe